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Ripartenza ancora incerta per la ristorazione

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Nuovo decreto: i ristoratori continuano a puntare al web

Tramite un sondaggio condotto da RistoratoreTop, il punto di riferimento per il marketing nella ristorazione, risulta che il passaparola, nel 48,54% dei casi, porta un cliente a scoprire un ristorante, seguito dai social network con il 14,45%, dal passaggio casuale di fronte al locale con il 13,1%, da TripAdvisor con il 12,5%, dalla local search di Google con il 10,3% e, infine, dai consigli dell’hotel o di altre strutture ricettive (1%).

I profili dei locali su TripAdvisor e Google My Business rappresentano da soli un quarto del fatturato della ristorazione, nasce così Spaccadvisor, un manuale per i ristoratori che racconta le migliori strategie per stimolare quantità e qualità delle recensioni, che rappresentano un tema delicato per gli operatori del settore. Il manuale parla di un vero e proprio decalogo per stabilire la reputazione di un locale. Ci si basa quindi su:

  • numero dei clienti, come valore di riprova sociale;
  • l’esperienza vissuta (si basa su prodotto, servizio, ambiente e marketing);
  • presenza sui media tradizionali, in termini di quantità e qualità;
  • riconoscimenti ottenuti dal locale, sempre in termini di quantità e qualità;
  • passaparola, ad esempio clienti che fanno da ambasciatori;
  • personal brand, del titolare o dello chef;
  •  opinion leader e influencer;
  • immagine percepita, coerente con l’identità del locale;
  • recensioni della critica nazionale, in termini di quantità e qualità;
  • recensioni dei clienti, in termini di frequenza, quantità, qualità.

Soprattutto in tempi di crisi, le recensioni possono farti guadagnare di più e rimpinguare il tuo giro di clienti. Ma come essere in vetta alle classifiche di Tripadvisor? Chiedendo innanzitutto ai clienti soddisfatti di recensirci, cosa che spesso si sottovaluta. La strategia migliore per incoraggiare questo i clienti a lasciarle è di utilizzare il “wifi gratuito con sondaggio automatico e autorisponditore”. Un altro punto cruciale rimane nell’offrire ai clienti esperienze speciali, che li porteranno così a condividere con altri.

Il vero segreto rimane sempre la fidelizzazione

La guida ci viene in aiuto anche qui indicando tre strategie fondamentali: fornire contenuti interessanti, utili o identitari, ma anche call to action , sui vari canali digitali, le offerte e promozioni, gli upsell e cross-sell. Come spiega l’autore Lorenzo Ferrari, consulente di marketing per la ristorazione e amministratore delegato di RistoratoreTop “In termini di marketing, poi, i contatti dei clienti soddisfatti, ovvero quelli che ritornano, rappresentano un vero e proprio tesoretto. Ipotizzando una lista di mille persone e, considerando il tasso di conversione medio dello 0,5% delle promozioni via email o Whatsapp, si portano a casa 5 ordini o prenotazioni in più, mediamente per due persone. Si tratta di dieci clienti in più che si siedono a tavola o che ordinano in delivery”.

Mettendo in pratica tutti questi consigli, i benefici non tarderanno ad arrivare, ne siamo sicuri.

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